“La pace del signore sia con voi” – “E chi bos istruat”. Lapsus di un fedele

TULA. Sembrava una giornata normalissima quella di ieri a Tula, ma a rovinare tutto sarebbe bastato il capriccio di una donna del paese che, costringendo il marito ad entrare in chiesa, avrebbe indirettamente ed inconsciamente scatenato un vero e proprio parapiglia.

Protagonista dell’anomala vicenda è Tore Frastima, noto in paese a tutti tranne che alla comunità ecclesiastica (l’uomo non entrava in chiesa dalla cresima e perfino al suo matrimonio avrebbe pronunciato il fatidico “Si” dal bar antistante la chiesa, mentre era intento ad aperitivare con gli amici).

L’uomo avrebbe portato all’esasperazione l’Associazione Bigotte della zona a suon di colpi di pura ignoranza ecclesiastica già dal suo ingresso in chiesa dove, inciampando nel gradino, avrebbe a stento trattenuto un epico “porcamad….”. La moglie lo avrebbe però immediatamente fulminato con lo sguardo per evitare ulteriori disguidi. Il tutto non sarebbe ovviamente sfuggito alle bigotte che invece di seguire la messa avrebbero solamente adocchiato e criticato ogni passo dell’uomo.

Sul finire della messa, quando ormai il tutto stava volgendo al termine senza ulteriori complicazioni, l’uomo avrebbe avuto un clamoroso lapsus che ha scatenato un vero e proprio inferno dentro la chiesetta: alle parole del prete “che la pace del signore sia con voi” avrebbe risposto d’istinto con un “e chi bos istruat” (e che vi distrugga ndr) che avrebbe di lì a poco scatenato una rissa a suon di ceffoni (con il bellissimo effetto riverbero tipico delle chiese) con la falange delle bigotte più agguerrite, che se la sarebbero presa anche con la moglie. Le rimanenti bigotte sarebbero invece finite in terapia intensiva per non aver retto l’intensità dell’irrocco forgiato dall’uomo.

Immune dalla rissa il sacerdote, che al posto degli schiaffi collettivi avrebbe preferito una canonica ga*g ba*g!

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