L’Oschirese conquista la Promozione a Berchidda: il mister in bancarotta per il cumbidu

BERCHIDDA. A seguito di una stagione da incorniciare l’Oschirese vince meritatamente il campionato (se escludiamo lo scandalo delle tangenti in panade) e giocherà la prossima stagione nel campionato di Promozione. Ma la vera notizia non è questa.

Accompagnati dai loro fedeli Ultras, ribattezzati “duas cantones” per la loro rinomata fantasia nell’inventare cori da stadio, i tifosi dell’Oschirese hanno letteralmente colonizzato lo stadio Manchinu con una massiccia presenza (a differenza della tifoseria dei padroni di casa), comportandosi come fossero a casa loro e quindi, per coerenza, avrebbero subito fatto esplodere qualche ordigno rudimentale… ma la vera notizia non è nemmeno questa.

L’Oschirese ha espugnato il Manchinu per due reti a uno, aggiudicandosi matematicamente la promozione, per la felicita del suo allenatore che a fine partita sarebbe stato lanciato in aria dai giocatori duranti i festeggiamenti, riportando diverse ecchimosi a causa dei pugni presi da alcune riserve che sarebbero state utilizzate poco durante la stagione… la notizia però non è nemmeno questa. A far clamore sarebbe stato un piccolo errore di calcolo da parte del mister dell’Oschirese, Giuanne Indinaridu che non avrebbe considerato che, vincendo il campionato a Berchidda, avrebbe poi dovuto cumbidare anche i berchiddesi come buon auspicio per la futura stagione senza derby.

Il mister avrebbe così iniziato a offrire giri su giri, trovandosi in poco tempo letteralmente attorniato da tutti i bevitori del paese. Uno di loro, Antoni Malammodidu, si sarebbe fatto cumbidare più volte ingannando l’Indinaridu con vari travestimenti degni dei migliori attori e trasformisti di teatro; altra piccola ingenuità sarebbe stata quella di fidarsi totalmente dei baristi berchiddesi i quali, stizziti per via della sconfitta, avrebbero approfittato del buon cuore e della fiducia dell’allenatore granata: un testimone avrebbe infatti raccontato di aver visto un barista appoggiare il POS sulla spalla e mimare il movimento della suonata del violino con il bancomat del povero malcapitato, passando la carta avanti e indietro più volte fischiettando l’Aida. Il risultato finale della serata è stato quindi il prosciugamento del conto del mister, per una spesa stimata intorno ai 27.654,21 € e due goleador regalate da un generosissimo barista.

Le voci più maliziose hanno insinuato che la sconfitta del Berchidda sia stata premeditata dalla lobby dei baristi del paese che avrebbero corrotto la squadra locale in modo da costringere gli ospiti a festeggiare la promozione in paese. Sul fatto indaga già la giustizia sportiva.

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