Renzi stremato: “Basta fae e lardu a Oschiri, ogni volta rincaso cotto”

OSCHIRI. Un presidente del consiglio ormai allo stremo delle forze e ancora col mal di testa quello che i nostri inviati si son trovati davanti. Come ogni anno il presidente è stato invitato al tradizione fae e laldu di giovedì grasso a Oschiri e nonostante ogni anno si riprometta di regolarsi e bere poco, ogni anno, puntualmente, esagera.

Quest’anno era partito bene, con la scusa di essere l’addetto al fornellone era riuscito a schivare diversi inviti ad assaggiare vari vini della zona e durante l’antipasto cambiava spesso posizione a tavola per evitare il giro di rabbocco dei bicchieri. Il suo essere sobrio e non aver iniziato a cantare già dal caffè ha però destato l’attenzione dei presenti che hanno deciso di colmare il divario demolendo il premier a colpi di digestivo. Si è passati da frittelle all’acquavite a fiumi di mirto, limoncello, anice e poi la mazzata finale è arrivata con la partita a pinella (la variante in cui per ogni mano in cui si ha un jolly calato si beve un bicchiere a zoccu). A questo punto il presidente del consiglio si sarebbe ridotto in cenere come suo solito e sarebbe stato rincasato dagli amici in stato catalettico.

La resurrezione del premier sarebbe avvenuta nel pomeriggio del giorno seguente ma gli amici sostengono che il premier abbia rifiutato l’invito alla merenda pomeridiana per le pulizie del casolare che ha ospitato lo spuntino. Renzi ha dichiarato ai nostri inviati che aveva importanti impegni di governo ed è dovuto scappare senza poter andare alla merenda; gli amici sanno benissimo che invece era una scusa per non bere anche il giorno dopo.
In attesa di ulteriori sviluppi da Oschiri è tutto, vi terremo aggiornati.

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