Università di Tandalò conferma: la scoperta de s’abba calda avvenne a Fordongianus

TANDALÒ. Non smette di stupire il mondo de sos istudiados (degli studiati ndr) l’Università degli Studi di Tandalò, sfornando ricerche su ricerche pro resessire a che ogare su mese (per riuscire a toglierci il mese ndr).

Stavolta l’equipe di studiosi discuteva se fosse stato lecito spiegare al mondo l’origine dei 7 punti rettali messi Bravu in un non precisato momento storico, oppure se fosse più urgente dare spiegazioni sulla scoperta de sa bagass de s’abba calda (dell’acqua calda ndr). Dopo una scazzottata di qualche minuto, di insulti e offese de onzi calidade e manera (di ogni qualità e di ogni tipo ndr), si sarebbe deciso “all’unanimità” (a mala gana), di approfondire s’iscoberta de s’abba calda.

Il gruppo di ricerca, composto dai già rinomati archeologi Pedru Piccu e Antoni Pala, sarebbe stato coadiuvato in questa importante missione da un famoso studioso dell’Università degli Studi di Tokyo, il professor Arigato Gratziasukatzu. Inutile dire che nessuno di questi, almeno inizialmente, ischiat inue ponner sas manos (sapeva dove metter le mani ndr).

L’illuminazione sarebbe arrivata per caso quando, vicino Fonni, sarebbe stata trovata una necropoli, in cui alcune scritte sui muri (scritte in sardo a misciappare col latino), avrebbero testimoniato la scarsa igiene intima degli abitanti del villaggio vicino, almeno nei primi anni di vita del centro; problema che però sembrerebbe risolto, almeno in parte, negli anni successivi.

Gli scienziati si sarebbero dunque chiesti cosa potesse aver risolto il problema igienico di queste persone che, a mille metri di altitudine, sarebbero sempre state poco avvezze a immergere i genitali nel fiume per lavarsi. La risposta sarebbe arrivata repentina dal professor Gratziasukatzu, il quale avrebbe collegato l’evento con s’iscoberta de s’abba calda! Intuizione confermata da una paristoria arrivata fino a noi e ritrovatta in alcune taulittas de linna: “Un pastore in transumanza, allontanatosi più del dovuto inseguendo il gregge, ce l’avrebbe messa fino a Fordongianus, dove in una località che tutti noi conosciamo, avrebbe notato alcuni abitanti intenti a si samunare sos cozones (a lavarsi le parti intime ndr), ovviamente rimanendo molto colpito da tutto ciò e andando a raccontare tutto ai suoi abitanti, che lo avrebbero subito deriso carrandogli di tutto: complottista, 5g, conchegazzu, nonché conca ‘e cazzu melda!”

Solo le generazioni successive, verificando di persona che il pastore transumante avesse ragione, iniziarono a carrare istagnales (carrare secchi) de abba calda per i loro bisogni, riabilitando così la memoria del pover’uomo!

Lascia un commento...