Taglio di fondi per la campagna anti-incendi 2015: “Da quest’anno a scarrasci”

CAGLIARI. Tempo di spending review per tutti i settori, anche quelli più vitali per la nostra isola: stiamo parlando della campagna regionale anti-incendi 2015. Anche quest’anno i politici isolani hanno cercato di farsi assegnare fondi e mezzi per la lotta la fuoco e anche quest’anno sono riusciti ad ottenere i mezzi necessari quantomeno alla difesa delle ville dei maggiori rappresentanti della politica nazionale. Nonostante gli sforzi, comunque, da qualche anno a questa parte i Sardi assistono inermi al progressivo snellimento della macchina delle emergenze.

Raggiunto dai nostri microfoni, Austinu Luminu (responsabile del coordinamento anti-incendi della Sardegna) ha così commentato gli ultimi sviluppi: <<Quest’anno siamo andati proprio alla grande: abbiamo ottenuto lo stesso numero di Canadair dello scorso anno rinunciando solo a 1350 uomini… in più il Ministero dell’Ambiente ci ha inserito in un nuovo programma sperimentale! Si tratta di un progetto che in gergo tecnico chiamiamo “su poveru s’arrangiada” che consiste in una fina operazione psicologica che farà odiare il fuoco a tal punto che la gente e i soccorritori ci sputeranno sopra spegnendolo. È stato stimato un risparmio intorno al 20% per quanto riguarda le schiume ritardanti e del 50% per l’acquisto di nuove motopompe e manichette. Possiamo dire con soddisfazione insomma che da quest’anno il fuoco lo spegneremo a scarrascio!>>

Discordanti i pareri degli esperti in merito soprattutto per quanto riguarda i vari tipi di scarrascio che il progetto ha preso in esame: si tratterebbe infatti di scarrasci a valore alcolemico nullo (cioè di persone astemie), mentre la maggior parte degli scarrasci utilizzati in Sardegna avrebbe gradazioni alcolemiche ben diverse e ben più alte specialmente nelle fasce orarie a maggior rischio come il dopo-pranzo. Scarrasci all’acquavite per esempio potrebbero portare ad un rafforzamento delle fiamme piuttosto che ad un loro spegnimento.

Il nostro appello va comunque rivolto non tanto a quanti si spendono per fermare il fuoco, ma a quanti curano i piani di intervento: lassade sa tazza! 😉

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