Zuckerberg shock: “Modo migliore di tutelare la privacy su Facebook è non essere iscritti”

PALO ALTO (CA). Dichiarazioni shock quelle che il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, ha rilasciato questa mattina ai nostri microfoni nella sede del colosso dei Social Network a Palo Alto (Cagliar… cioè, California). Da qualche giorno a questa parte, infatti, un improvviso bisogno di difendere la privacy ha contagiato gli utenti di Facebook. Messaggi di ogni tipo vengono copiati e incollati disperatamente prima che Facebook renda pubblico tutto il materiale degli utenti: conversazioni, foto private, frequenza con cui gli utenti vanno al ristorante… ah, no, scusate: quella la rendono pubblica gli utenti.

Comunque sia, l’utenza è insoddisfatta e ha paura che vengano pubblicati i messaggi segreti e altri dettagli personali: un potenziale pericolo di perdere fruitori, traffico ed introiti per il social network. Il suo presidente e fondatore Mark Zuckerberg è corso ai ripari convocando una conferenza stampa d’urgenza a cui sono stati invitati anche i nostri prodi cronisti. Il patron di Facebook non ha certo usato giri di parole ed è andato dritto al punto:  <<Nonostante le maree di castronerie che pubblicano periodicamente gli utenti su possesso e utilizzo di foto, messaggi, pensieri e informazioni (a cui hanno rinunciato quando hanno messo la spunta su “accetto le condizioni d’uso e i termini di licenza” quando si sono registrati), esiste un metodo sicuro ed infallibile, facilmente applicabile da tutti e che garantisce la piena privacy su Facebook: non essere iscritti>>.

Delle rivelazioni shock che svelano quanto effettivamente Zuckerberg sia un profondo conoscitore della sua creatura e che, soprattutto, se non vogliamo che tutti sappiano i cazz… fatti nostri, basta tenersi le cose per sé e lasciare da parte internet.

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