ANAS installerà cartelli stradali antiproiettile in Sardegna

CAGLIARI. La giunta Solinas non sbaglia un colpo e, dopo aver ispessia risolto il problema delle province sarde, mette la parola fine ad una secolare piaga sociale dell’isola: i cartelli stradali sforacchiati a balla (secolare solo perché i fucili non nacquero con Cristo, altrimenti il problema sarebbe molto più datato ndr).

È noto che la Sardegna sia una terra ospitale, così ospitale, diceva Laura Laccabadora negli anni d’oro, che “i cartelli stradali li troviamo anche scritti in braille per i non vedenti”, ovvero istampados a fusiladas (forati a fucilate ndr). Ogni cinquant’anni, questa strana usanza crea non poche spese ad ANAS e alla regione (è questa la rapidità con la quale vengono sostituiti i cartelli e aggiustate le strade in Sardegna) ed era necessario intervenire in maniera radicale e decisa. Capita di rado infatti che le fucilate manchino i cartelli ferendo erroneamente qualche malcapitato cinghiale e la maggior parte dei tiri arriva a segno, rovinando la cartellonistica.

Sebbene sia vero che nella derelitta Sardegna i bambini e i ragazzi giochino ancora per le strade, è anche vero però che si inizia ad ubriacarsi dagli undici anni e, in progressione, a sparare a dodici con pistole di discutibile origine, regalate da qualche parente troppo acculturato. Proprio in preda ai fumi dell’alcol nascerebbero le prime sfide di tiro al bersaglio: “Compà marranu a istudare unu lampione” (marrano a spegnere il lampione ndr), al che un neofita risponderebbe “e ite ca*zu so, elettricista?”, salvo poi capire che si intendesse appunto di accoppare il lampione con una pistolettata. Insomma, da queste sfide più banali si arriverebbe, con l’arrivo della pubertà, a gambizzare i rivali in amore, cacciare i gatti del vicinato, poi cornacchie, indi vicini e cantu b’ada.

L’allenamento per queste prodezze si fa, come avrete ben capito, esercitando il tiro sui cartelli stradali, preferibilmente di paesi rivali: la giunta Solinas quindi avrebbe quindi raggiunto un concordato con ANAS per l’installazione, nei prossimi giorni (forse), di nuovissimi cartelli antiproiettile; sebbene qualcuno avrebbe fatto notare che questi nuovi cartelli non siano a norma, in quanto il piombo del tiro potrebbe essere deviato e causare danni a cose (tipo il tiratore), persone (che magari si erano appartate nei pressi delle frasche adiacenti a espletare urgenti bisogni fisiologici) o animali (quali i cinghiali che transitano nei paraggi).

Il problema sarà risolto finalmente? Noi ci auguriamo di si, anche se già immaginiamo tutti i paesi del centro Sardegna a faros istudados (a lampioni spenti ndr).

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