Alcolista si risveglia dal coma dopo 15 anni: “Inue est sa birra mia?”

NUORO. Si è svegliato stamane dal coma un uomo di 43 anni di Nuoro, Badoreddu Bumbu, che da 15 anni, a seguito di un piccolo errore di calcolo, si vedeva costretto in un letto d’ospedale a lottare tra la vita e la morte. I giovani a Nuoro conosco le sue gesta, ma ovviamente solo per sentito dire, come spesso capita nei piccoli centri di provincia.

Non è raro, infatti sentire narrare le leggende dei migliori bomber locali nei bar di zona: “A ti l’ammentas s’imbreaghera de Bodale? Una ‘olta fit nighelende chin sa macchina e addobedi tumbada a sos carabineris” (ti ricordi coso che cosando con la macchina dette una spinta alla  giustizia? ndr); o Bodale 2: “A ti l’ammentas a Bodale 2 chi una ‘olta si caghedi sutta in su bar e b’aiat unu fiagu chi no si podiat istare” (che una volta stette in giro ed espletò i suoi bisogni nelle mutande dentro il bar facendo diventare l’aria irrespirabile ndr); insomma parliamo delle classiche imprese da imbreaghera che si tramandano in tutti i centri dell’isola e non solo, e che fanno apparire i nostri imbreagoni locali alla stregua di Ironman o Captain America per intenderci.

A Badoreddu, la situazione avrebbe iniziato a sfuggire di mano quando, compiuti 18 anni, prese la patente di guida (anche se, a detta degli anziani, sarebbe stata più nelle mani della giustizia che non nelle sue). Da allora avrebbe collezionato diversi incidenti, partendo dai più banali fino ai più rocamboleschi, come l’ultimo: l’uomo si era recato ad uno spuntino insieme ad amici di vecchia data, dimenticandosi però che avrebbe dovuto presenziare anche ad un secondo spuntino al quale aveva garantito la partecipazione dando la sua parola d’onore. Ricordandosi di ciò solo verso le 2 di mattina l’uomo, in condizioni chi no bos naro, avrebbe preso la macchina in stile Leonardo di Caprio in The wolf of Wall Street.

Arrivato troppo veloce nella curva prima della campagna, l’uomo avrebbe capottato il mezzo per ben due volte per poi rimetterlo – senza sapere come – nella posizione di partenza. Dal casolare sarebbe uscito ansimando Predu Assustu chiedendo: “Bado’, e ite b’at capitadu inoghe?”, per sentirsi rispondere “bo no nd’isco, eo so arrivende como e no apo bidu nudda”. Dopo aver pronunciato questa storica frase l’uomo sarebbe svenuto entrando in uno stato di coma da cui, nonostante i soccorsi, non si sarebbe più svegliato.

Stamane però, mentre i compagni, “festeggiavano” i 15 anni dall’incidente stappando qualche birretta in ospedale alla sua salute, l’uomo (probabilmente sentendo il rumore del tappo di Ichnusa volare) si sarebbe svegliato di soprassalto dal coma urlando: “Cessu, apo cappottadu sa macchina!” aggiungendo poi rivolto ai compagni che increduli lo guardavano a birra in mano: “Ebbè? Giru curzu? Inue est sa birra mia?”.

Lascia un commento...