“Scusate il ritardo, avevamo bucato”. Le scuse del capotreno innescano rivolta dei pendolari

CHILIVANI. È dovuta intervenire la polizia in assetto anti sommossa per placare gli animi questa mattina alla stazione di Chilivani. I passeggeri del treno in arrivo da Cagliari si sarebbero infatti spazientiti non poco in attesa del cambio che arrivava da Olbia, presso la stazione di Chilivani (giusto per non smentire il detto che a Chilivani si cambia) e le scuse del capotreno non avrebbero che aggravato la situazione.

Il convoglio partito da Olbia era, infatti, in forte ritardo per via di alcuni inconvenienti tecnici: poco prima che il treno arrivasse alla stazione di Monti-Telti, infatti, una chiamata anonima (scopertosi in seguito essere stata fatta da uno studente per saltare un compito in classe) aveva avvisato i carabinieri di un grave pericolo per il convoglio: “Il treno ha una ruota bucata, rischia di deragliare!”. Immediato è stato quindi l’intervento delle forze dell’ordine che hanno atteso l’arrivo del convoglio in stazione per poi chiedere al capotreno e ai macchinisti di scendere e controllare di non aver effettivamente bucato.

L’incredulità degli addetti ferroviari sarebbe aumentata quando la pattuglia, forse con eccesso di zelo e non troppo abituata a fermare un treno per dei controlli, gli avrebbe rifilato un mega verbale vista l’assenza di cinture di sicurezza per i passeggeri, il battistrada usurato al punto “che si vedeva ormai solo il metallo della tela e del cerchione” e funzionamento dell’impianto di climatizzazione che, per legge, deve essere rotto o difettoso.

All’arrivo a Chilivani, davanti alle proteste dei pendolari e alle richieste del perché di questo ritardo (circa due ore), il capotreno avrebbe risposto ridacchiando: “Scusate il ritardo, ma avevamo bucato”, intenzionato poi a spiegare tutta la grottesca faccenda. La folla non avrebbe però gradito l’umorismo e avrebbe pensato ad una colossale presa in giro, dando il via ad una colluttazione con i ferrovieri di servizio. Alla rissa si sarebbero aggiunti anche alcuni uomini di passaggio, per il semplice gusto di scazzottare con qualcuno e l’inviato di Striscia, Brumotti, che, presente in stazione per denunciarne alcuni problemi, non avrebbe rinunciato all’occasione di prendere quattro schiaffi quando ne volano tre.

Solo l’intervento della Polizia ferroviaria avrebbe sedato la rissa e placato gli animi, riportando la pace in stazione e provocando un ulteriore ritardo al convoglio che sarebbe giunto a Sassari pochi minuti orsono, trasformato ormai in un treno ospedale carico di feriti.

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